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La formazione

Page history last edited by Gianni Marconato 8 years, 6 months ago

Il progetto

 

Le attività documentate in questo ambiente sono state sviluppate nell’ambito delle misure di accompagnamento all'introduzione delle Indicazioni Nazionali per la scuola dell'infanzia e del primo ciclo di istruzione, in quanto iniziative di formazione per la certificazione delle competenze.

 

La Rete “La conoscenza in azione”, composta dagli Istituti comprensivi di Monte Urano (capofila), Betti di Fermo, Fracassetti – Capodarco di Fermo, Monterubbiano e Petritoli è destinataria di un finanziamento da parte dell’USR Marche insufficiente per coprire i costi di un’azione di formazione, se pur minima, degli insegnanti; pertanto, ogni IC ha deliberato di effettuare tale formazione con risorse proprie.

 

Il senso di “rete” si è mantenuto realizzando la formazione sulla base di una metodologia omogenea, congiuntamente a un evento finale di confronto, riflessione e condivisione.

In 4 degli IC coinvolti hanno partecipato alla formazione gli interi Collegi dei Docenti, mentre in uno solo ha partecipato un numero limitato di docenti, su base volontaria.

 

Le azioni formative: metodo e struttura

 

Le azioni formative realizzate nei singoli IC hanno avuto, con qualche differenza, durata annuale.

 

Questa estensione temporale ha reso possibile la messa a punto di un’attività di formazione strutturata e la realizzazione un’applicazione pilota accompagnata e supervisionata dal formatore nella logica della “ricerca – azione”.

 

La formazione in presenza è stata condotta in modalità laboratoriale: due laboratori di 3 + 3 ore ciascuno (in due pomeriggi consecutivi), dei quali uno focalizzato sulla formazione per le competenze, mentre l’altro sulla valutazione delle stesse.

 

La natura laboratoriale della formazione si è esplicitata nella destinazione della maggior parte del tempo d'aula a lavori svolti dagli insegnanti sulla base di input concettuali, consegne e format di lavoro dati dal formatore. Gli elaborati prodotti dagli insegnanti (che hanno lavorato in piccoli gruppi) sono stati revisionati dal formatore, il quale ha fornito feedback per il miglioramento degli stessi.

 

Il laboratorio per la formazione per le competenze si è focalizzato sulla strategia di apprendimento nota in letteratura internazionale come "compiti autentici", una strategia ampiamente sviluppata nei suoi presupposti concettuali e nelle pratiche; un approccio elaborato indipendentemente dalla tematica delle competenze, ma capace di affrontare, dal punto di vista dell'apprendimento, tutte le implicazioni della competenza.

 

Il laboratorio per la valutazione è stato strutturato concettualmente sulla “valutazione autentica”,  giacché questa è focalizzata sulla “prestazione” e operativamente è stato sviluppato lo strumento della “rubric” nelle sue diverse declinazioni e applicazioni.

 

Nel corso dei laboratori sono stati presentati e discussi i concetti rilevanti (una loro selezione, per ragioni di tempo), sono state fornite le consegne per la realizzazione delle attività (sviluppo di prototipi di strumenti da utilizzare in aula) con i relativi format per impostare il lavoro, illustrati vari esempi delle stesse attività e infine realizzate, in piccoli gruppi, le attività di sviluppo.

 

Al termine della prima sessione di lavoro di ciascun laboratorio (mediamente 3 ore) sono stati consegnati al formatore gli elaborati grezzi; tali elaborati sono stati revisionati dal formatore (oltre l’orario d’aula) per restituire, in apertura della seconda sessione del laboratorio, adeguati feedback al fine di confermare l’adeguatezza del lavori svolti e per indicare le aree di miglioramento. Nel contesto del riesame sono stati proposti ulteriori concetti, sempre contestualizzati sul lavoro svolto e da svolgere.

 

Lo sviluppo degli strumenti è continuato al termine della formazione strutturata in presenza, attraverso un intenso lavoro autogestito dagli insegnanti e, in alcuni casi, supportato a distanza (utilizzando ambienti Moodle dedicati) dal formatore. Quando richiesto è stato supportata a distanza anche la realizzazione delle attività didattiche in aula.        

 

Le attività di progetto sono state condotte ispirandosi all'approccio della “ricerca-azione”, svolgendo attività didattiche, riflettendo sugli esiti in itinere e finali, con accompagnamento e supervisione esterna, documentando processi e prodotti e producendo come esito della prima annualità della ricerca-azione una sorta di "linee guida" sul significato, sulle implicazioni e sulle condizioni organizzative e logistiche della didattica per le competenze.

 

Questo elaborato conclusivo ha fornito indicazioni metodologiche e operative per la didattica per le competenze che, per il modo in cui sono state prodotte, non sono astratte ma, derivando da pratiche reali e da queste “estratte”, hanno la concretezza di pratiche agite e riflettute e costituiscono la base per una metodologia concreta in grado di guidare in modo efficace ulteriori pratiche.

 

Questo prodotto della riflessione e del riesame non rappresenta solo il “rendiconto” concettuale, la sistematizzazione di un’esperienza (mettendo in evidenza ciò che gli insegnanti coinvolti hanno imparato), ma costituisce un insieme di importanti “lezioni” che i partecipanti stessi trasmettono ai colleghi non coinvolti precedentemente nell’attività, che a loro volta possono fare un’esperienza costruendo sugli apprendimenti e utilizzando, migliorandoli, gli approcci e gli strumenti sviluppati dai colleghi.

 

La didattica, ben lungi dall’essere mera applicazione di teoria, è una scienza euristica, fatta, cioè, di scoperte personali perché si sviluppa per miglioramenti progressivi di pratiche: le proprie e quelle dei colleghi. Ecco perché, in un simile contesto, sono tanto importanti la collaborazione e la condivisione.

 

Nel progetto “La conoscenza in azione” ci siamo mossi con questa consapevolezza e in questa direzione.

 

 

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